I nostri progetti

Qui trovi tutti i progetti promossi e sostenuti dall’associazione. Seleziona un progetto per leggere nel dettaglio di cosa tratta.

Si tratta di percorsi liberatori e riabilitativi che utilizzano il linguaggio visivo e sonoro e si fondano sulle capacità creative e sul processo evolutivo della persona.

Nell’arteterapia e nella musicoterapia, l’arte non è un’emozione, ma è una costruzione psichica; la forma trasmette messaggi dai contenuti essenzialmente emotivi, fino ad arrivare ai simboli: il bambino o il ragazzo deve imparare a simbolizzare, a dare forma ai suoi pensieri e alle sue emozioni in quanto il simbolo è legato al ricordo. L’arte e la musica danno gioia e con essa cadono le difese, sparisce la paura. La creatività coincide con l’essere vivi, si è liberi, ci si permette di vivere esperienze di libertà. 

L’associazione promuove e sostiene percorsi di musicoterapia o musicali in genere, individuali o in piccolo gruppo, e moduli laboratoriali di arteterapia o di altre attività espressive, avvalendosi della collaborazione di professionisti qualificati o di organizzazioni con relativa competenza specifica.

Si rivolge a minori con disabilità fisiche, cognitive e/o psichiche, di lieve e medio grado e con disturbi della comunicazione o del comportamento, per i quali sia indicato un percorso di avvicinamento all’equitazione o che siano desiderosi di sperimentarsi in un’attività sportiva che prevede un contatto diretto, fisico ed emotivo, con l‘animale.

E’ un’attività ricreativa, ma consente di sfruttare l’interesse per il cavallo come spinta pedagogico-relazionale.

L’associazione sostiene percorsi individuali o in piccolo gruppo a cadenza settimanale in maneggi accreditati per l’inserimento di persone con disabilità, soprattutto minori (in particolare AIASPORT presso il GESE di San Lazzaro e Il Paddock a Bologna). 

Inoltre l’associazione è co- promotrice di percorsi equestri condotti direttamente dalla dott.ssa Giovanna Mazzotta, neuropsichiatra e coordinatrice equestre di IPPOVIE-ASD, attualmente condivisi e sostenuti anche dall’Associazione “Fiori di Campo” del Centro delle Malattie Rare del Sant’Orsola.

Si tratta di una terapia “dolce”, basata, nel nostro caso, sull’interazione bambino-animale che integra, rafforza e coadiuva le tradizionali terapie e può essere impiegata su bambini affetti da differenti patologie con obiettivi di miglioramento comportamentale, fisico, cognitivo, psicosociale e psicologico-emotivo.

Grazie alla relazione con l’animale, i bambini con disabilità possono trovare nuovo entusiasmo e motivazione nell’affrontare piccoli compiti quotidiani e sperimentare una modalità spontanea di interazione.

L’associazione favorisce percorsi di relazione con il cane o altri animali, abbinando richieste ad operatori qualificati del territorio e organizzazioni di competenza. 

La TMA (Terapia Multisistemica in Acqua) è un approccio educativo-abilitativo che utilizza l’acqua come   attivatore emozionale, sensoriale, motorio, capace di spingere il soggetto con difficoltà comunicative e relazionali, con autismo e/o altri disturbi del neuro-sviluppo, ad una relazione significativa col mondo esterno.  

Permette al bambino di affrontare le sue paure, di gestire le sue emozioni, di esplorare; di sperimentare situazioni per lui generalmente difficili, aumentando la sua autostima e la fiducia  negli altri. 

L’associazione intende sostenere, per quanto possibile, interventi settimanali in piscine comunali del territorio, grazie alla collaborazione con la Cooperativa Sociale Onlus TMA Group (www.terapiamultisistemica.it)

Sostegno alla Psicomotricità funzionale, in acqua termale o comunque sufficientemente calda, per bambini prevalentemente con gravi disabilità motorie in collaborazione con l’Associazione Euromedia del dott. Fabrizio Buffa: specialista e promotore nazionale di questi interventi nell’ambito di seminari intensivi, periodici e continuativi, presso alberghi termali o in altre strutture adeguate.

Nella misura di risorse disponibili da parte di Fondazioni o donatori, l’associazione intende agevolare almeno il costo professionale, lasciando a carico delle famiglie i costi alberghieri.

Lo sport agisce da propulsore fisiologico per l’intera età evolutiva. I benefici possono essere molteplici: lo sport rappresenta un elemento fondamentale sul piano emotivo e sociale, un ambiente multidimensionale, dinamico, ludico, adatto ad intensificare la coscienza di sé e del proprio corpo.

Mediante lo sport la persona con disabilità può mettersi in gioco e sperimentarsi, imparare a controllare il proprio corpo, sviluppare il senso di autoconsapevolezza e la fiducia nelle proprie capacità.

L’associazione favorisce e sostiene l’inclusione sportiva, anche con percorsi personalizzati, nelle diverse attività proposte dalle società sportive del territorio ed è partner di progetti specifici di diverse organizzazioni: in particolare con Polisportiva Masi di Casalecchio, Coop. La Fenice CSSD, , Polisportiva 2000 di San Lazzaro, Sportfund.

Da sempre organizza e/o sostiene giornate o brevi soggiorni sulla neve per la pratica dello sci inclusivo, in particolare da diversi anni a Folgaria in collaborazione con la normale Scuola-sci “Scie di Passione”.

In collaborazione con le scuole intende favorire e, per quanto possibile, sostenere l’organizzazione di laboratori espressivi di varia natura (musicale, artistica, sportiva,…) che possano migliorare l’integrazione scolastica con attività coinvolgenti e interessanti per tutti.

In collaborazione con la Neuropsichiatria territoriale e con altre organizzazioni specifiche, l’associazione intende favorire attività pomeridiane di gruppo, preferibilmente integrato, per bambini/ragazzi con bisogni speciali che richiedono un sostegno per l’apprendimento scolastico personalizzato.

Il metodo Feuerstein si caratterizza come uno dei primi approcci metacognitivi in ambito educativo e riabilitativo ed è attualmente sperimentato in tutte quelle situazioni in cui è necessario potenziare le abilità cognitive anche di persone con disabilità.

Si fonda su tre concetti fondamentali: la concezione olistica dell’individuo, la teoria della modificabilità cognitiva strutturale, l’esperienza di apprendimento attraverso la relazione con un mediatore.

Lo scopo è migliorare la capacità di avere un pensiero autonomo, flessibile e aperto alle novità e di interagire meglio con gli altri.

L’associazione ha promosso diversi corsi di formazione e alcune sperimentazioni applicative, e sostiene percorsi specifici personalizzati con personale qualificato, in possibile collaborazione con le Istituzioni scolastiche e socio-sanitarie.

La stimolazione basale è un concetto pedagogico, assistenziale e abilitativa, creato e sviluppatosi  inizialmente in Germania dal Professor Andreas Fröhlich. 

Si tratta di un approccio relazionale, con valenza riabilitativa, di accompagnamento e di sostegno per le persone con grave disabilità: attraverso la proposta di semplici stimoli sensoriali si cerca di aiutare la persona a scoprire sè stessa ed il proprio corpo.

Il progetto di stimolazione basale si rivolge a persone di ogni età, con disabilità gravi diverse, sia fisiche che intellettive.

L’associazione promuove specifici corsi di formazione per genitori, volontari, operatori sanitari e scolastici, e sostiene interventi periodici su diversi bambini con personale qualificato in spazi adeguatamente strutturati e arredati soprattutto per la sensorialità. In particolare sono disponibili “stanze basali” concesse dai Comuni a Ponte della Venturina di Alto Reno Terme e a Padulle di Sala Bolognese.

Nel dettaglio: la “Stanza basale” di Padulle, all’interno di una struttura del Comune di Sala Bolognese data in convenzione all’associazione Passo Passo e alla locale associazione “Sala Presente”, è diventata da alcuni anni punto di riferimento e sede di diverse attività condivise da entrambe le associazioni, avvalendosi in particolare della collaborazione dell’Associazione Sottosopra di Bologna e relativo personale qualificato.

Parallelamente viene offerta alle famiglie la possibilità di usufruire di colloqui di “counselling sanitaria”, a sostegno della genitorialità della coppia e del rapporto col bambino, fornendo consigli e supporto rispetto alla cura nei suoi confronti, anche attraverso la pedagogia della Stimolazione Basale di Frohlich.

Ultimamente questo approccio pedagogico-relazionale si sta estendendo nelle scuole del territorio, in collaborazione con le quali, unitamente ai Comuni, vengono organizzati corsi di formazione per operatori scolastici.

Percorsi individuali o in piccoli gruppi per preadolescenti, adolescenti e giovani adulti condotti da una figura educativa competente ed esperta nello specifico.

L’associazione se ne fa promotrice e, per quanto possibile sostenitrice, data l’importanza e la necessità di affrontare, anche precocemente, questo argomento.

Percorsi di educazione graduale all’autonomia personale e abitativa, in piccoli gruppi di ragazzi con caratteristiche, età ed interessi compatibili, accompagnati da operatori qualificati e possibilmente da volontari di supporto in relazione amicale, con l’opportunità di condividere le diverse mansioni domestiche, definire regole di convivenza e incentivare le relazioni sociali interne ed esterne al gruppo.

A tal fine vengono organizzate delle giornate propedeutiche per arrivare a dei fine settimana (sabato e domenica) con pernottamento, periodici e continuativi (da 7 a 9 circa week-end all’anno), con cadenza pressoché mensile in normali case o appartamenti della città o del territorio limitrofo.

Da diversi anni questa esperienza è stata anticipata all’adolescenza (dai 13-14 anni circa in poi), in raccordo con i referenti della Neuropsichiatria territoriale.

Questa possibilità viene ultimamente estesa anche a ragazzi con bisogno assistenziale intensivo (fino ad un rapporto 1:1), caratterizzandosi più come un’occasione di sollievo per le famiglie (per il loro gravoso impegno di cura), se pur sempre stimolante per le autonomie e il benessere personale e relazionale.

Recentemente sono stati avviati questi percorsi anche alla pre-adolescenza, intorno ai 12 anni, intanto per delle giornate, ma comunque propedeutiche a week-end residenziali appena ce ne saranno le condizioni. 

L’associazione organizza direttamente percorsi di questo tipo per diversi gruppi, anche in convenzione con i Servizi sanitari e sociali, oppure li favorisce e, se possibile, li sostiene in collaborazione con altre organizzazioni (in particolare “La Fenice-CSSD e LUNA-APS). 

Dal settembre 2023, l’associazione ha in utilizzo un grande appartamento (ex-canonica) in via San Mamolo a Bologna, completamente riadattato dall’associazione grazie ad un finanziamento diocesano e concesso in comodato dalla Parrocchia titolare e dalla Curia.

Oltre ad offrire la possibilità dell’avvicendarsi dei diversi gruppi coinvolti per i week-end di autonomia, nei giorni infrasettimanali l’appartamento diventerebbe sede di riferimento e di utilizzo “laboratoriale” da parte di gruppi compatibili di adolescenti certificati della città, seguiti da personale educativo adeguato (tendenzialmente della Cooperativa in appalto comunale), per la valorizzazione e il potenziamento di abilità e autonomie, a integrazione del percorso scolastico e in raccordo con la Neuropsichiatria territoriale, oltre che con il Servizio educativo-scolastico del Comune.     

Uscite organizzate di tempo libero o gite giornaliere, con semplici volontari in relazione amichevole e di aiuto, e con educatori di riferimento (per quanto necessario), accedendo come tutti alle opportunità presenti sul territorio, nell’ottica di una piena inclusione sociale e di un maggior benessere personale, in autonomia dalla famiglia, oltre per “conoscere il mondo” alla pari dei coetanei. 

Week-end occasionali di tipo socio-ricreativo o turistico o per visitare delle città, conoscere località caratteristiche o partecipare a particolari eventi di rilievo.

Soggiorni di vacanza al mare, in montagna o in altri contesti naturalistici, con volontari e/o educatori, per quanto necessario. 

Anche in questo caso l’associazione  organizza direttamente iniziative di questo tipo per gruppi compatibili su proposta di suoi associati interessati, oppure li favorisce e, se possibile, li sostiene in collaborazione con altre organizzazioni promotrici. 

L’associazione ha in dotazione, in zona Alto Reno, una “Ciclo vespa”, donata da un produttore e idonea a portare una persona sulla carrozzina, e che mette a disposizione di chi, interessato, ne può aver bisogno.

Inoltre su iniziativa di alcune famiglie di Crevalcore l’associazione si è anche dotata di un “Tandem orizzontale”, modulabile per diversi gradi di disabilità soprattutto intellettiva, per “accompagnare” una persona adulta non in grado da sola di “girare in bicicletta”, quale attività motoria comunque piacevole e all’aria aperta.

Per queste attività ha avviato una collaborazione con l’azienda “Slow emotion” di Bologna (zona Funivia), che organizza ciclotour, se necessario con accompagnatori e con mezzi speciali.

Sulla base di un’idea e della disponibilità di una famiglia di Castel d’Aiano, che ha messo a disposizione terreno, animali e relative strutture, l’Associazione si fece promotrice diversi anni fa di un progetto che desse la possibilità di percorsi educativi al lavoro di ragazzi con disabilità sul territorio dell’Appennino, condividendo momenti di lavoro e di vita quotidiana.

La filatura della lana e la produzione di relativi manufatti costituiscono l’attività principale accanto a quella dell’allevamento e della cura di una ventina di alpaca.

Le attività sono anche orientate all’integrazione sociale con la produzione e la vendita di manufatti in diverse manifestazioni o altre occasioni pubbliche, e ultimamente anche in un negozio aperto a Vergato.

Pur rimanendo una relazione collaborativa con l’associazione, il progetto si è da anni strutturato autonomamente dal punto di vista organizzativo e viene soprattutto gestito dalla Cooperativa sociale Solco Libertas, accreditata per il servizio territoriale disabili adulti del Distretto dell’Appennino.

Visita il sito www.filalalana.it e la pagina facebook: @fattoria.sociale.filalalana